Maria Amata Garito



[intervento presentato all’International Forum “The World on the Path to Smart Society” organizzato da M.E.S.I. – Moscow State University of Economics, Statistics and Informatics nel quadro delle celebrazioni per gli 80 Anni dell’Università.]

"Modelli di cooperazione tra l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO e le Università degli altri paesi del mondo"; (Versione Italiana)

M. A. Garito  Place/DateMosca, 10/10/2012

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Il contesto : le sfide dell’Università nella società della Conoscienza

Le nuove tecnologie consentono di veicolare direttamente dall'università all'utente mediante un semplice computer, un tablet o uno smartphone lezioni, prodotti multimediali, banche dati, sistemi di autovalutazione, svolgimento degli esami ed altro materiale didattico e favoriscono processi di apprendimento collaborativi all'interno di spazi virtuali dinamici.

Nelle classi "virtuali" è possibile non solo riprodurre attività di insegnamento-apprendimento, come avviene nelle classi reali, ma è possibile aumentare notevolmente la quantità di informazione e attivare molteplicità di interazioni in tempo reale fra soggetti di livelli culturali diversi, con esperienze e tradizioni differenti, provenienti da ambienti formativi dei vari paesi del mondo.

Le distanze fisiche sono annullate, il sistema globale di comunicazione consente la delocalizzazione della distribuzione e della fruizione di un sapere globalizzato. In questo contesto sta mutando la concezione stessa di istruzione e formazione e ciò richiede interventi politici mirati. La società cognitiva crea nuovi bisogni formativi, ma fornisce anche gli strumenti e le soluzioni per soddisfarli. Le sfide che le istituzioni formative e in particolare le Università devono affrontare sono legate al fatto che ormai non sono più le aule scolastiche o universitarie gli unici luoghi dove si può usufruire dell'insegnamento, ma chiunque in qualunque posto se ha le attrezzature tecnologiche e i materiali adeguati può costruirsi uno spazio per attuare il proprio processo di formazione e di auto-apprendimento. Accanto a un nuovo modello di etica sociale é diventato necessario far nascere, per l’istruzione e la formazione dei cittadini, nuovi sistemi, nuove politiche pubbliche e nuovi modelli organizzativi di università e di insegnamento a livello locale, nazionale e internazionale, che integrino presenza e distanza; se ciò non si realizza, credo che si rischi una progressiva decadenza delle strutture formative tradizionali. Saremo i testimoni di un processo incontrollato che ci porterà verso una società sempre più descolarizzata; saranno le agenzie esterne alle istituzioni di formazione e i produttori di software ad avere il compito di creare per i cittadini di domani le nuove competenze che la nuova società esige.

Il problema, quindi, non è più se l’educazione riproduca o meno le disuguaglianze sociali, ma il problema comune oggi a tutte le università del mondo è come adattarsi meglio a questo sistema e come creare, all’interno di un contesto di un’economia globalizzata, sistemi che sviluppino processi di insegnamento e apprendimento integrati, che utilizzino cioè diversi linguaggi per la comunicazione del sapere, e aperti, perché senza confini e limiti di spazio e di tempo.

Le politiche educative e formative devono guidare questo processo e ciò deve avvenire aprendo un dialogo permanente tra diverse realtà, perché tutto il mondo è coinvolto nei grandi cambiamenti in atto.