[Intervento presentato in occasione del Convegno “Ten Years After: An Overview on Emerging Innovative Technologies” organizzato dall’AFCEA - Armed Forces Communications & Electronics Association.]
"L’Università Telematica nell’Era della Globalizzazione" (Versione italiana)
:
M. A. Garito
Place/Date:
Roma, 5/23/2012
Premessa
I processi di globalizzazione ai quali stiamo assistendo hanno un
profondo impatto sul mondo della produzione e del lavoro, sui
mercati finanziari ed economici, ma anche sulla comunicazione
del sapere e sull’acquisizione delle conoscenze, e quindi sulle
offerte formative presenti all’interno della società.
Su Internet, milioni di persone colloquiano telematicamente in
modo multiculturale, trasmettono bisogni, desideri, ma anche
prodotti legati alla loro creatività, acquistano prodotti, ricevono
informazioni, frequentano corsi di formazione, socializzano con
gruppi di culture diverse. Nascono nuove forme di espressione dei
sentimenti, di amore e di amicizia.
Internet unisce in maniera interattiva, sincronica e diacronica,
utenti dei vari paesi del mondo ed induce grandi cambiamenti in
termini di dematerializzazione nel mondo della produzione e della
conoscenza: dematerializzazione creata dal passaggio da un
universo di esperienze pratiche ad un universo di astrazioni
simboliche. Per la prima volta nella storia del mondo, in modo
concreto, senza far volare le ali della fantasia, la mente e il corpo
si liberano dalle limitazioni della compresenza nello spazio e nel
tempo. Viviamo in un mondo globalizzato ed interconnesso, che
condiziona il nostro modo di essere, ma anche la sfera politica ed
economica, i nostri equilibri, le nostre sicurezze, che non sono più
solo legate ad un paese, ad una nazione. Abbiamo assistito in questi ultimi anni alle prime rivoluzioni nel mondo che hanno
avuto come strumenti principali di diffusione Internet, la
televisione, i telefonini. I social network come Facebook e
Twitter, i canali televisivi via satellite come Al-Jazeera, i nuovi
media che permettono condivisione e produzione di contenuti,
sono le nuove piazze di una società globalizzata, sono le piazze
della libertà, dove i giovani dei paesi del Mondo Arabo hanno
espresso il loro dissenso nei confronti dei regimi che li hanno
governati per anni. La forza di questi strumenti era inaspettata ed
ha permesso loro in poco tempo di coinvolgere milioni di persone
che insieme hanno fatto saltare sistemi politici che, fino a quel
momento, non avevano mai dimostrato fragilità.
La società oggi si muove su due strade parallele: quella dei vecchi
modelli politici che continuano a sviluppare leggi nazionali e
quella dell’uomo interconnesso che interagisce spesso da solo con
le altre realtà del mondo senza strumenti adeguati per farlo con
consapevolezza. Io credo che sia oggi necessario che i poteri
pubblici capiscano l’importanza di investire sulla creazione di
contenuti da mettere su Internet. Lo sviluppo dell’hardware è stato
molto sostenuto ed oggi possiamo disporre di tecnologie che
facilmente permettono di connetterci con tutto il mondo e da tutto
il mondo: PC, telefonini, smartphone e tablet come iPad. Non si
può dire che venga ugualmente finanziata la realizzazione di
contenuti a fine formativo ed educativo da inserire su Internet per
dare agli uomini gli strumenti culturali per muoversi in un mondo
senza più confini, per creare un nuovo sistema di valori condivisi
per i quali il rispetto delle differenze è alla base di ogni forma di
interazione umana.
Questa realtà sociale pone diversi interrogativi sulle scelte
politiche e culturali da compiere ai governi, agli operatori
economici, ai sistemi educativi e formativi e ad ogni singolo
utente.