Maria Amata Garito



[in CNED - Canal Education - Revue du Centre National d'Enseignment a Distance, Futuroscope Cedex ]

"NETTUNO - Un nuovo modello di Televisione Tematica" (Versione italiana)

M. A. Garito  Place/DateFrance, 3/3/1999

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Abstract

La televisione è una tecnologia della mente, una tecnologia cognitiva che influenza i modelli di comunicazione, l’apprendimento, la memoria che sviluppa conoscenza, che influenza la formazione dei valori, delle idee, le capacità di interagire con il mondo. Quindi, la televisione può realmente diventare un importante strumento per la democratizzazione del sapere e può permettere a tutti coloro che non hanno la possibilità di accedere alle forme di istruzione e formazione (a tutti i livelli: dalla materna a quelli universitari, ai corsi di riqualificazione professionale necessari per inserirsi nell’attuale mondo del lavoro caratterizzato da grandi cambiamenti), di frequentare corsi di formazione senza spostarsi da casa e dal luogo di lavoro.

La televisione si può senz’altro usare come strumento di sviluppo di nuove conoscenze e nuove competenze. Si tratta però di una televisione di servizio e di utilità pubblica che deve inserirsi nell’evoluzione delle tecnologie e favorire l’uguaglianza di fronte al sapere.Certamente, la televisione sia via cavo che via satellite permetterà lo sviluppo di canali tematici interamente dedicati alla formazione e all’istruzione. Questi canali dovrebbero svilupparsi come iniziative miste tra il settore pubblico e quello privato, dovrebbero favorire modelli di cooperazione che consentono di fissare delle priorità di azione, di attuare scambi di programmi e coproduzioni. La tendenza attuale è che diversi attori privati dimostrano un interesse ad offrire servizi di formazione per televisione a pagamento. Oggi, la formazione professionale indirizzata alla riqualificazione del personale delle aziende si sta rivelando un mercato particolarmente in sviluppo, il cui fatturato si prevede che in poco tempo dovrebbe raggiungere centinaia di milioni di dollari.

La televisione educativa potrebbe diventare nell’insieme dei servizi interattivi offerti da Internet e dalla multimedialità in rete, un servizio importantissimo di sviluppo per questo un nuovo mercato. L’industria dell’accesso al sapere dovrebbe, quindi, diventare una priorità strategica per ogni paese. Bisogna considerare i possibili vantaggi che il mondo produttivo ha nel poter disporre di canali televisivi che sviluppano nuove competenze da inserire nelle loro attività. Per questo il mondo produttivo deve essere motivato a investire nella formazione del capitale umano. Ma lo Stato dovrebbe favorire gli investimenti del settore privato con politiche adeguate, come vantaggi fiscali, credito di imposta, ecc. , e dovrebbe promuovere la creazione di un organismo per coordinare il know-how dei differenti partner, facilitare gli scambi tra "mondi che si ignorano" (produttori, scuole e università, insegnanti, studenti, organismi formativi ecc.) e dimostrare di avere progettualità per un nuovo modello di televisione.

Bisogna, quindi, conoscere le grandi possibilità che le nuove tecnologie offrono ai sistemi televisivi e avere anche la forza, il coraggio, la capacità e la volontà di costruire una televisione nuova, una televisione che possa anche sviluppare nuove tipologie di utenza e nuovi mercati, ma anche nuovi linguaggi di comunicazione, per rispondere ai molteplici bisogni culturali e formativi della società dell’informazione.