Maria Amata Garito



[Conferenza « Il Mondo Arabo si confronta con le riforme. Il Marocco un modello ? », organizzata dall’Associazione ISIAMED. Partecipazione alla Tavola Rotonda “Le Sfide dello Sviluppo Umano”]

“La Formazione a Distanza una Strategia per lo Sviluppo";

M. A. Garito  Place/DateRoma, 12/1/2010

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Tutto ciò che succede intorno a noi ci fa constatare che stiamo vivendo in un mondo globalizzato, interconnesso, che sta condizionando il nostro modo di essere, ma anche il nostro mondo politico, economico, i nostri equilibri, le nostre sicurezze che non sono più solo legate ad un paese, ad una nazione.

Stiamo assistendo in questi giorni allo sgomento di una grande potenza politica ed economica come quella degli Stati Uniti e di altri paesi, spaventata per il caso WikiLeaks di Julian Assange. Un signore intelligente e competente sulle nuove tecnologie, Julian Assange, che tiene in pugno i segreti delle diplomazie internazionali, i rapporti con cui si costruiscono le cooperazioni e le collaborazione con i diversi paesi del mondo e la grande potenza pensa di reagire con i vecchi sistemi, pensando di mettere in carcere o ancora peggio condannare a morte l’Assange, convinti che questo possa bloccare un’informazione che ormai è nelle memorie delle reti e da cui persone forse non molto colte ma, molto abili nei sistemi di rete possono sempre recuperarli

Ho portato questo esempio perché in questo momento storico, prima di qualsiasi intervento o modello di cooperazione tra paesi, bisogna prendere atto che la società globalizzata è un fatto concreto, che individualmente sono molte le persone che vivono interconnesse nello spazio virtuale di Facebook e Twitter: interagiscono costantemente uomini di culture, religioni e politiche diverse e questo è un fenomeno che nasce per la prima volta nel mondo.

La società si muove su due strade parallele: quella dei vecchi modelli politici che continuano a sviluppare leggi nazionali e quella dell’uomo interconnesso che interagisce spesso da solo con le altre realtà del mondo senza strumenti adeguati per farlo con grande consapevolezza. Io credo che non saranno necessarie solo le riforme, anche se è importante dare delle nuove regole per muoversi in un mondo senza più confini, ma che sia necessario creare un nuovo sistema di valori condivisi per i quali il rispetto delle differenze sia alla base di ogni forma di interazione umana e ciò potrà avvenire solo se si costruirà un nuovo modello educativo e formativo che consenta all’uomo del XXI Secolo di vivere con coscienza e competenza il presente, per poter essere in grado di costruire il futuro. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, chiunque in qualunque posto, se ha le attrezzature tecnologiche e i materiali adeguati può costruirsi uno spazio per attuare il proprio processo di formazione e di auto-apprendimento.